5 gennaio 2014

LUIGI “SCHIGI” D’AMELIO È IL MIGLIOR ARTIGIANO DELLA BIRRA 2013

LUIGI “SCHIGI” D’AMELIO È IL MIGLIOR ARTIGIANO DELLA BIRRA 2013

La birreria Lambiczoon di Milano, venerdì 3 gennaio, è stata sede di una festa aperta a tutti gli amanti del mondo delle birre artigianali. Un evento organizzato per proclamare il BIRRAIO DELL'ANNO 2013; un importante riconoscimento giunto alla sua quinta edizione, ideato e organizzato dal network Fermento Birra , con la sponsorizzazione di Comac .
Il Premio vuole essere un riconoscimento del lavoro del birraio svolto nel corso dell’intero anno. Si è voluto premiare la bravura tecnica del birraio nel suo complesso, la sua filosofia e la costanza qualitativa dei prodotti. Un approccio fondato sull’intimo legame tra prodotto e produttore, come se la birra fosse la realizzazione della personalità del suo artefice.
Questo – affermano gli organizzatori- ha permesso di superare alcuni limiti di molte competizioni dedicate alle birre artigianali, come quello delle classificazioni che caratterizzano i principali concorsi (data l’oggettiva difficoltà ad inquadrare soprattutto i tanti prodotti nostrani) o di evitare la premiazione di quelle che potremmo definire “birre da concorso”, a volte fortuite, difficilmente reperibili dal consumatore e spesso ancor più difficilmente ripetibili dal birraio.
Luigi D'Amelio, meglio conosciuto come Schigi, del Birrificio Extraomnes di Marnate, si è imposto sugli altri finalisti. Le sue birre s’ispirano ad uno stile belga: innovative e complesse, caratterizzate tutte da una bella freschezza e di facile beva. Il Birrificio Extraomnes, nasce nel 2010, qui Schigi, si occupa un po’ di tutto, naturalmente non da solo, dalla scelta del nome delle birre al logo, dall’ideazione delle ricette alla loro realizzazione, senza tralasciare l’aspetto commerciale.
Tra le birre prodotte troviamo: la “Blond”, con le sue note agrumate e speziate; la “Zest”, caratterizzata da un intenso bouquet di pesca e frutta esotica. Un birraio che ha dimostrato la sua bravura con birre di spessore come la Straff, la Tripel e la natalizia Kerst. Il 2013 è stato l’anno delle novità: la Saison “Wallonie”, la floreale “Hopbloem” aromatizzata con foglie dell'esotica Combava, la possente Quadrupel. Non mancano le Barley wine, birre affinate in botte come la “Weltanschauung”, una Oud bruin che riposa 20 mesi in barrique o Birre speciali come la “Donker”, un Imperial stout aromatizzata con caffè etiope.
Tutti i prodotti sono caratterizzati da un netto, ma mai sgradevole, finale amaro dato dal luppolo. Il birrificio Extraomnes, nato nel 2010, si trova a Marnate, in provincia di Varese, in uno stabile dell'azienda di caffè El Mundo, a cui fa capo. Le etichette, tra fisse e stagionali, sono circa una quindicina. Tutte le birre sono ad alta fermentazione e imbottigliate nel formato da 33cl. Nella produzione Luigi D'Amelio è affiancato da Stefano Zandalini e Stefano Celora.
Schigi non è nuovo nel mondo della birra artigianale, ben prima che diventasse birraio, grazie alle sue innate doti di degustatore. Ha frequentato i corsi per sommelier Ais e Onav, ma decisive sono state le lezioni di Luigi Veronelli nei primi anni '90. Lo si può comunque definire un autodidatta; molto lo deve anche ai suoi numerosi viaggi in Belgio, accompagnato da Lorenzo “Kuaska” Dabove, rinomato degustatore e giudice internazionale, e ai proficui scambi con i molti amici homebrewer.
Luigi D'Amelio, oltre alla sua goliardica simpatia, è famoso anche per la sua disarmante “vis polemica” con la quale commenta ed esprime giudizi nei vari forum e degustazioni.

Terminiamo quindi con la classifica “BIRRAIO DELL'ANNO 2013”: il secondo classificato è stato Giovanni Campari, Birrificio del Ducato di Roncole Verdi di Busseto (PR); al terzo posto Nicola Perra, che si era aggiudicato il Premio durante la prima edizione del 2009, birrificio Barley di Maracalagonis (CA);
al quarto Riccardo Franzosi, vincitore della scorsa edizione, Birrificio Montegioco di Montegioco (AL); 
terminando con Gino Perisutti, vincitore del titolo nel 2011, birrificio Foglie d’Erba di Forni di Sotto (UD).
Prima di annunciare il vincitore si è svolta una particolare degustazione con assaggio di cinque birre “speciali”, offerte dai finalisti, che più rappresentavano l’anima dei loro produttori.
Vediamo, allora, i prodotti in degustazione:
Bloed”,del birrificio Extraomnes, è una Saison, che all’apparenza può confondersi con una Kriek. Infatti, la base è quella dello stile Saison, ma con l’aggiunta di un 25% di ciliegie intere della Valpolicella e un affinamento di quattro mesi in barrique usate;

“A Freewheelin'”, del birrificio Foglie d'Erba, che prende il nome da un album di Bob Dylan e si può tradurre “a ruota libera” è una IPA caratterizzata dall’uso di 5 varietà di luppoli differenti;
 “Tibir” 2013 del birrificio Montegioco (anteprima)a cui è stato aggiunto mosto di Timorasso in seconda fermentazione;
BBevò” riserva 2008 “versione piatta” del birrificio Barley wine aromatizzata con la sapa ottenuta dal vitigno Nasco;
 “Black Jack Speyside” 2003 del Birrificio del Ducato, una Imperial stout invecchiata per almeno 6 mesi in botti di whisky provenienti dalle migliori distillerie scozzesi.

Nessun commento:

Posta un commento